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Indagine Veeam: il 90% delle aziende in EMEA ha dovuto affrontare incidenti di cybersecurity che la NIS2 avrebbe potuto prevenire

Circa l'80% delle aziende è sicuro di aderire alla NIS2, ma il 66% non rispetterà la scadenza

MILANO, Italia – 30 settembre 2024 – Le organizzazioni stanno attraversando un panorama di emozioni contrastanti con l'avvicinarsi della data di entrata in vigore della Direttiva 2022/2555 sulla sicurezza delle reti e delle informazioni (NIS2). La NIS2, una normativa volta a rafforzare la cybersecurity in tutta l'UE ampliando l'ambito di applicazione e aumentando il rigore dei requisiti di sicurezza, entrerà in vigore il 18 ottobre 2024. Veeam® Software, leader di mercato per quota di mercato nella Data Resilience, ha commissionato un nuovo sondaggio condotto da Censuswide che ha rivelato che solo il 43% dei decision-makers IT dell’area EMEA ritiene che la NIS2 migliorerà significativamente la sicurezza informatica dell'UE, nonostante uno schiacciante 90% abbia segnalato almeno un incidente di sicurezza che la direttiva avrebbe potuto prevenire negli ultimi 12 mesi. È allarmante notare che il 44% degli intervistati ha subito più di tre incidenti informatici e il 65% di questi è stato classificato come “altamente critico”.

I risultati dell'indagine, che comprende le opinioni di oltre 500 responsabili delle decisioni in materia di IT e sicurezza informatica di Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito, rivelano la situazione a meno di un mese dall'entrata in vigore della direttiva, il 18 ottobre. Sebbene quasi l'80% delle aziende sia fiducioso nella propria capacità di conformarsi alle linee guida NIS2, fino a due terzi dichiara che non riuscirà a rispettare questa imminente scadenza.

Ostacoli alla conformità NIS2

Il raggiungimento della conformità alla NIS2 richiede alle aziende l'implementazione di misure essenziali, come la definizione di piani di risposta agli incidenti, la messa in sicurezza della supply chain, la verifica delle vulnerabilità e la valutazione dei livelli complessivi di sicurezza, includendo tutte le organizzazioni affiliate, i partner e le catene di fornitura. Tuttavia, persistono diversi ostacoli alla conformità. Le principali sfide citate dai responsabili delle decisioni in ambito IT includono il debito tecnico (24%), la mancanza di comprensione da parte della leadership (23%) e l'insufficienza di budget/investimenti (21%). In particolare, il 40% degli intervistati ha riferito di aver diminuito i budget IT da quando è stato proclamato l'accordo politico per il NIS2 nel gennaio del 2023, nonostante le sue severe sanzioni siano paragonabili a quelle della normativa sulla privacy dei dati più importante dell'UE, il GDPR. Il 63% degli intervistati considera il GDPR severo; il 62% esprime lo stesso sentimento riguardo al NIS2.

Priorità aziendali e attacchi informatici

La lentezza dell'adozione della NIS2 è probabilmente dovuta alla moltitudine di priorità e pressioni aziendali che queste aziende devono affrontare. Gli intervistati classificano la NIS2 come meno urgente rispetto ad altre dieci questioni, tra queste il divario di competenze, la redditività e la trasformazione digitale. Preoccupante è il fatto che il 42% degli intervistati che ritiene la NIS2 insignificante per i miglioramenti della cybersecurity dell'UE attribuisce questo fatto alle conseguenze inadeguate della mancata conformità, che ha portato a una diffusa apatia nei confronti della direttiva.

Altri risultati chiave dell'indagine:

  • Il 74% degli intervistati ritiene che la NIS2 sia vantaggiosa, ma il 57% dubita che avrà un impatto sostanziale sulla posizione complessiva dell'UE in materia di sicurezza informatica.
  • Gli scettici citano altre preoccupazioni come la mancanza di completezza della NIS2 (35%), la convinzione che la conformità non garantisca la sicurezza (34%) e la sovrapposizione con le normative esistenti (25%).
  • Altri ostacoli sono la mancanza di attenzione alla conformità alla NIS2 (20%), le tempistiche ristrette (19%), la carenza di competenze in materia di cybersecurity (19%), la complessità della direttiva (19%) e i silos organizzativi (19%).
  • Nonostante i pareri contrastanti, la maggioranza degli intervistati percepisce positivamente la NIS2 nel contesto degli obblighi normativi della propria organizzazione, sentendosi ottimista (33%), fiduciosa (32%) e incoraggiata (27%).

Andre Troskie, EMEA Field CISO di Veeam, afferma: "La NIS2 porta la responsabilità della cybersecurity al di là dei team IT, fino alla sala del consiglio di amministrazione. Sebbene molte aziende riconoscano l'importanza di questa direttiva, le difficoltà di adeguamento riscontrate nell'indagine evidenziano problemi sistemici significativi. La pressione combinata di altre priorità aziendali e delle sfide informatiche può spiegare i ritardi, ma ciò non diminuisce l'urgenza. Data la crescente frequenza e gravità delle minacce informatiche, i potenziali vantaggi della NIS2 nella prevenzione degli incidenti critici e nel rafforzamento della resilienza dei dati non possono essere sopravvalutati. I team dirigenziali devono agire rapidamente per colmare queste lacune e garantire la conformità, non solo per motivi normativi, ma per migliorare realmente la solidità dell'organizzazione e proteggere i dati critici”.

Per saperne di più su Veeam, visitare il sito https://www.veeam.com

A proposito dell’indagine Veeam sulla fiducia riguardo NIS2

Censuswide ha condotto questa ricerca per conto di Veeam tra il 29 agosto e il 02 settembre 2024. L'indagine ha coinvolto oltre 500 responsabili delle decisioni IT di Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito. Sebbene il Regno Unito non sia uno Stato membro dell'UE, è stato incluso a causa dei suoi significativi legami commerciali con i Paesi dell'Unione. Un ulteriore criterio assicurava che gli intervistati britannici svolgessero attualmente attività commerciali all'interno dell'UE o avessero in programma di farlo. Per ottenere una rappresentanza equilibrata, sono state stabilite delle quote per ogni mercato: 50 intervistati provenivano da aziende di medie dimensioni (50-249 dipendenti) e 50 da aziende di grandi dimensioni (250+ dipendenti). Gli intervistati sono stati selezionati tra i settori verticali elencati tra le entità essenziali e importanti soggette alla direttiva NIS2. Lo studio era rappresentativo a livello nazionale.

A proposito di Veeam Software
Veeam®, leader mondiale nella resilienza dei dati, ritiene che ogni azienda debba essere in grado di riprendersi dopo un'interruzione attraverso la sicurezza e il controllo di tutti i propri dati quando e dove è necessario. La "resilienza radicale" è la mission di Veeam: creare metodi innovativi in grado di aiutare le aziende a raggiungere questo traguardo.

Le soluzioni Veeam sono costruite appositamente per favorire la resilienza dei dati, fornendo backup, recupero, data freedom, sicurezza e intelligence. Grazie a Veeam, i responsabili IT e della sicurezza possono stare tranquilli sapendo che le loro applicazioni e i loro dati sono protetti e sempre disponibili negli ambienti cloud, virtuali, fisici, SaaS e Kubernetes.

Con sede centrale a Seattle e uffici in più di 30 paesi, Veeam protegge oltre 550.000 clienti in tutto il mondo, tra cui il 74% dei Global 2000, che si affidano a Veeam per mantenere in funzione le loro aziende. La resilienza radicale inizia con Veeam. Per saperne di più, visitate il sito www.veeam.com o seguite Veeam su LinkedIn @veeam-software e X @veeam